La ricerca della Felicita'

Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa
lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila.
Punto.

(da La ricerca della felicita')

Canzone d'autunno (Federico Garcia Lorca)

Oggi sento nel cuore
un vago tremore di stelle,
ma il mio sentiero si perde
nell'anima della nebbia.
La luce mi spezza le ali
e il dolore della mia tristezza
bagna i ricordi
alla fonte dell'idea.
Tutte le rose sono bianche,
bianche come la mia pena,
e non sono le rose bianche,
perchè ci ha nevicato sopra.
Prima ci fu l'arcobaleno.
Nevica anche sulla mia anima.
La neve dell'anima ha
fiocchi di baci e di scene
che sono affondate nell'ombra
o nella luce di chi le pensa.
La neve cade dalle rose,
ma quella dell'anima resta
e l'artiglio degli anni
ne fa un sudario.
Si scioglierà la neve
quando moriremo?
O ci sarà altra neve
e altre rose più perfette?
Scenderà la pace su di noi
come c'insegna Cristo?
O non sarà mai possibile
la soluzione del problema?
E se l'amore c'inganna?
Chi animerà la nostra vita
se il crepuscolo ci sprofonda
nella vera scienza
del Bene che forse non esiste
e del Male che batte vicino?
Se la speranza si spegne
e ricomincia Babele
che torcia illuminerà
le strade della Terra?
Se l'azzurro è un sogno
che ne sarà dell'innocenza?
Che ne sarà del cuore
se l'Amore non ha frecce?
Se la morte è la morte,
che ne sarà dei poeti
e delle cose addormentate
che più nessuno ricorda?
O sole della speranza!
Acqua chiara! Luna nuova!
Cuore dei bambini!
Anime rudi delle pietre!
Oggi sento nel cuore
un vago tremore di stelle
e tutte le rose sono
bianche come la mia pena.

Certe volte guardo il mare

Certe volte guardo il mare
questo eterno movimento
ma due occhi sono pochi
per questo immenso
e capisco di esser solo...
(Biagio Antonacci)

Amore perdonami(Alda Merini)

Amore perdonami:
sono brutale e vorrei ungerti d’olio,
ti perseguito e vorrei
che davanti a te io fossi un tappeto,
ti amo e mi recludo nel mio silenzio,
ma ho paura, paura di me stessa,
di questi gigli orrendi di fame e di fango
che crescono nella mia mente

di Alda Merini

Riottosa a ogni tipo di amore
sei entrato tu a invadere il mio silenzio
e non so dove tu abbia visto le mie carni
per desiderarle tanto.
E non so perché tu abbia avuto il mio corpo
per poi andartene
con il grido dell'ultima morte.
Se mi avessi strappato il cuore
o tolto l'unico arto che mi fa male
o scollato le mie giunture
non avrei sofferto tanto
come quando tu un giorno insperato
mi hai tolto la pelle dell'anima

Mare dentro

La rinuncia
Sempre presente come un tormento,
come un incantesimo, una parola pronunciata
come l'insetto che vola impazzito
seguendo un'idea in un'ossessione infinita.
Una parola, forse sfuggita, senza importanza,
un paragone inesatto - può essere -
non mi interessa se premeditata, con perfidia;
falsa o vera, mi fa sussultare.
Dal luogo profanato un sensibile lamento
dove la mia fiamma stava per tornarsi ad accendere
per la magia di una parola dolce, di un nome rimpianto,
ma ci sono fiamme che è meglio non lasciar rinascere.
Vivere non è che un'eterna rinuncia
e ci sono rinunce impossibili da spiegare;
per esempio, a mani amiche che regalano tenerezza,
come dire: "non la voglio, mi fa sanguinare"?
Sempre rinunciamo da quando siamo nati
a ciò che non vogliamo tralasciare,
ai godimenti più grandi: amore, vita, libertà.
Eppure, a essi ci fanno sempre rinunciare.
Sempre presente come un tormento,
qualcosa che non riesco mai a spiegare...

(Ramon Sampedro)

Nelle pieghe del cuore (Andrew Sean Greer)

“Sprecherai lunghe notti a chiederti come mai non lo senta anche lui
l’impulso ad abbracciarti, il cuore che si scioglie quando gli sei accanto
come faccia a stare seduto su quella sedia,
a parlare con quelle labbra,
a farti una telefonata che non nasconde niente di speciale.
A non nascondere niente nel cuore.
O forse nasconde quello che non vuoi vedere.
Perché di certo ama qualcuno:
solo che non sei tu”

Sono quella che sono (Jaques Prevert )

Sono quella che sono
sono fatta così
se ho voglia di ridere
rido come una matta
amo colui che m’ama
non è colpa mia
se non è sempre quello
per cui faccio follie
sono quella che sono
sono fatta così
che volete ancora
che volete da me
Sono fatta per piacere
non c’è niente da fare
troppo alti i miei tacchi
troppo arcuate le reni
troppo sodi i miei seni
troppo truccati gli occhi
e poi
che ve ne importa a voi
sono fatta così
chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
del mio proprio passato
certo qualcuno ho amato
e qualcuno ha amato me
come i giovani che s’amano
sanno semplicemente amare
amare amare…
Che vale interrogarmi
sono qui per piacervi
e niente può cambiarmi.

Non lo so con certezza....(Jaime Sabines)

Non lo so con certezza, ma immagino
che una donna e un uomo
un giorno si innamorano,
rimangono soli poco a poco,
qualcosa nei loro cuori dice loro che sono soli,
soli sulla terra si penetrano,
vanno uccidendosi l'un l'altro
Tutto accade in silenzio. Come
si forma la luce dentro l'occhio.
L'amore unisce corpi.
In silenzio vanno riempiendosi l'un l'altro.
Un giorno si svegliano, sopra le loro braccia.
Pensano allora che sanno tutto.
Si vedono nudi e sanno tutto.
(Non lo so con certezza. Lo immagino)

La vita tranquilla (Marguerite Duras)

...vorrei che anche in me l'estate
fosse perfetta com'è fuori,
vorrei riuscire a dimenticare
questa mia attesa perenne.
Ma non c'è un'estate dell'anima.
Si guarda l'estate che passa
mentre si resta nel proprio inverno...

Dedicata a te

Amore mai nato
ma solo dentro me coltivato
Amore come io Luna
che voglio te il Sole
ma era solo un miraggio
celato dietro mille parole.
Ma anche dai piu' bei sogni
ci si deve svegliare
per ritornare
di nuovo ad amare.
Sii felice
da qui Luna
ti guarda lo stesso.

Emozioni (Lucio Battisti)

Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi
ritrovarsi a volare
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare
un sottile dispiacere
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire
dove il sole va a dormire
Domandarsi perche' quando cade la tristezza
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere
se poi e' tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni
tu chiamale se vuoi
emozioni
Uscir dalla brughiera di mattina
dove non si vede ad un passo
per ritrovar se stesso
Parlar del piu' e del meno con un pescatore
per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore
E ricoprir di terra una piantina verde
sperando possa
nascere un giorno una rosa rossa
E prendere a pugni un uomo solo
perche' e' stato un po' scortese
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare
qualcosa che
e' dentro me
ma nella mente tua non c'e'
Capire tu non puoi
tu chiamale se vuoi
emozioni.

Sotto una piccola stella(Wislawa Szymborska)

Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d’acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all’albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell’esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto, se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti, se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d’ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere.

Stringimi..

Stringimi..
Stringimi forte..
stringimi amore mio..
stringimi da farmi male..
stringimi e non ti fermare..
stringimi che mi voglio innamorare..
stringimi che non posso più aspettare..
solo così mi lascerò amare.

Rosso

ROSSO UN'AMORE
CHE NON POSSO

Sentimenti leggeri.. forse unici

Il reggiseno cadde all’improvviso

le mani coprirono istintivamente i seni sinceri

i movimenti li ricordo ancora

semplici, precisi netti….

Così risalivo con la mano lentamente

bui momenti d’ombra

cercavo verità nascoste

e sentimenti puri

"sei sempre disposto a perderti nel silenzio!.."

Trovavo in te

sbiaditi momenti di bellezza

di non facile interpretazione

sentimenti leggeri….forse unici

L'amore (Pablo Neruda)

Che hai, che abbiamo,
che ci accade?
Ahi il nostro amore È una corda dura
che ci lega ferendoci
e se vogliamo
uscire dalla nostra ferita,
separarci,
ci stringe un nuovo nodo e ci condanna
a dissanguarci e a bruciarci insieme.
Che hai? Ti guardo
e nulla trovo in te se non due occhi
come tutti gli occhi, una bocca
perduta tra mille bocche che baciai, più belle,
un corpo uguale a quelli che scivolarono
sotto il mio corpo senza lasciar memoria.
E che vuota andavi per il mondo
come una giara di color frumento,
senz'aria, senza suono, senza sostanza!
Invano cercai in te
profondità per le mie braccia
che scavano, senza posa, sotto la terra:
sotto la tua pelle, sotto i tuoi occhi,
nulla,
sotto il tuo duplice petto sollevato,
appena
una corrente d'ordine cristallino
che non sa perché corre cantando.
Perché, perché, perché,
amore mio, perché?

Attendo....

OGGI HO AVUTO UNA CAREZZA
ERA IL VENTO...

Non farmi volare via (dal web)

Lo sai,
non sono come gli altri.
La mia anima può sentire
i battiti del tuo cuore
posso portarti un raggio di sole
e spazzar via le nuvole
con la mia forza fragile.
Non parlarmi così se non sai,
non toccarmi così
se non mi vuoi davvero.
Porto l'anima sul mio corpo,
l'anima nelle mie carezze.
Posso sentire
i battiti del tuo cuore.
Non sono come gli altri,
lo sai,
forse sono io quella sbagliata
in questo mondo
che non ha tempo di ascoltare,
ma se vuoi qualcuno
che senta il tuo respiro,
non farmi volar via.
(Salice Ridente)


Come una bufera (Norbert Conrad Kaser)

Come una bufera voglio
volare sul tuo corpo
annegare la mia sete
mentre le tue labbra
stanno su di me
solo che
la mia
sete non può essere
estinta
sono una cava di pietre
con ghiaia e sabbia
asciugo le lacrime
sotto
uno sterile
ciliegio
come una bufera voglio
cadere su di te
imperversare nei tuoi capelli
come vento contrario
toglierti il respiro
e perdere il mio
solo che
il mio respiro è leggero
come fossi calmo
il mio cuore
una fiamma azzurra di carne
in decomposizione

Niente da capire

"Questa é una cosa che é importante da fare
non ho paura se lo pensi é un errore
sono così e lo sbagliato sei tu
cerco qualcuno che mi ami di più
che non mi faccia più sentire in colpa
tu che hai mandato questo amore in riserva
piantala con quell'aria dura e incazzata
cambia canale la partita é finita"

(dal brano di Ambra Angiolini "Niente da capire")

Ti guardo e non rispondi

Ti guardo e non rispondi..
so cosa pensi..
so che cosa vuoi
i miei occhi sono sinceri e tu sola puoi.

Scrivero' di te (Maria Paola Sgro)

Scrivero' di te
per renderti
una briciola soltanto
del cuore
che mi hai dato.
Non perche' gli altri
sappiano di te
che' ogni vita
e' mistero.
Io scrivero' di te
perche' non e' finita
la tua vita.


Sete di te m'incalza (Pablo Neruda)

Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.
Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.
Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda arroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L'anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l'acqua nel fuoco.

Voglia di sognare

Sono una spirito libero
nessuno sentirò
nessuno ascolterò
sarò chi i miei occhi avran forza di guardare
ciò che nel cuore riuscirò a donare
ne cieli ne vendette
solo voglia di sognare

Le donne sono come fiori (Fabio Volo)

Le donne sono come fiori:
se cerchi di aprirli con la forza,
i petali ti restano in mano e il fiore muore.
Perche' solamente con il calore
si schiudono.
E l'amore e la tenerezza insieme
sono il sole per una donna.
Avrei dovuto semplicemente amarla.
Poi sarebbe stato tutto naturale.
Perche' una donna quando si sente amata,
si apre e da' tutto il suo mondo.

Suona il corno (Zucchero)

Suona il corno, dai
suonalo per me
è stagione ormai
di andarmene un po’ così.
Senza più ali
Senza la tua luce
Come un cielo che
Stelle più non ha.
Ero il sogno di un soldato
Ero libertà
E morirò per te
Portami via o lasciami così
Suona il corno dai,
Tanto fa lo stesso,
non c’è più strada ormai
che porti fino a te.
Il buio mi assale
Mi porta via e in alto se ne va
L’anima mia che sale
Lasciami qui.
Ma da lontano
Oltre le montagne
Una voce dice ricordati chi sei
Sei un soldato che non sarà mai schiavo
Non ti arrendere
Ricordati chi sei.
Yeah
Sei un guerriero
che combatte per la vita
Per la libertà.

Non ho voglia (Maria Paola Sgro)

Non ho voglia
di piangere
sulle cose perdute
sui sogni
appena accarezzati.
Ho voglia
di rinascere
ogni volta che
dentro me
qualcosa muore.

Resto a guardarti semplicemente

Resto a guardarti semplicemente e con i tuoi occhi non dici niente
resto a sognarti e mi colori la mente
affogo nella notte e non ci sei
come posso baciarti
come posso toccarti
se continuo a sognarti..
e non ci sei.
Volano i tuoi baci tra le nebbie della mia mente
volano le tue parole tra i discorsi della gente
volano i miei silenzi senza perdono
adesso che nulla ho fatto e che nulla avrò.

Un uomo venuto da molto lontano (Amedeo Minghi)

Un uomo venuto
da molto lontano,
negli occhi il ricordo
dei campi di grano,
il vento di Auschwitz
portava nel cuore
e intanto scriveva
poesie d'amore,
amore che nasce
dentro il cuore dell'uomo
per ogni altro uomo.
Un uomo venuto
da molto lontano,
stringeva il dolore
e un libro nella mano
qualcuno ha sparato
ed io quel giorno ho pianto,
ma tutto il mondo
gli è rimasto accanto:
quel giorno il mondo
ha ritrovato il cuore,
la verità non muore.
Un uomo che parte,
vestito di bianco,
per mille paesi
e non sembra mai stanco,
ma dentro i suoi occhi
un dolore profondo:
vedere il cammino
diverso del mondo,
la guerra e la gente
che cambia il suo cuore,
la verità che muore.
Va' dove guerra, fame e povertà
hanno ucciso anche la dignità .
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.
Dall'Est è arrivato
il primo squillo di tromba,
il mondo si ferma...
c'è qualcosa che cambia,
un popolo grida:
Noi vogliamo Dio,
la libertà è solo un dono suo.
Tu apri le braccia
e incoraggi i figli
ad essere fratelli.
Va' dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.


Sentimenti..(Fernando Pessoa)

I sentimenti dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi : l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo.
Tutti questi mezzi toni della coscienza dell’anima creano in noi un paesaggio dolorante,. un eterno tramonto di ciò che siamo.
Il sentirci è allora un campo deserto che imbrunisce, triste di giunchi accanto a un fiume senza imbarcazioni, nereggiando chiaramente fra rive lontane.
Non so se questi sentimenti sono una follia lenta dello sconforto, se sono reminiscenze di un altro mondo che abbiamo conosciuto: reminiscenza incrociate e mescolate come cose viste in sogno, assurde nell’immagine che vediamo ma non all’origine, se la conoscessimo.
Non so se sono esistiti altri esseri che noi siamo stati, la cui maggior completezza sentiamo oggi nell’ombra loro che noi siamo, in un modo incompleto: perduta la lo solidità e immaginandola appena nelle due dimensioni dell’ombra che viviamo. So che questi pensieri dell’emozione addolorano rabbiosamente l’anima.
L’impossibilita per noi di figurarci un qualcosa a cui corrispondano, l’impossibilità di trovare un qualcosa di sostitutivo alla visione che esse abbracciano: tutto ciò pesa come una condanna assegnata non si sa dove o da chi o perchè. Ma ciò che resta del sentire tutto questo è sicuramente una pena della vita e di ogni suo gesto, una stanchezza anticipata dei desideri e di ogni loro maniera, una pena anonima di ogni sentimento.
In questi momenti di sottile dolore è impossibile, perfino in sogno, essere amante, essere eroe, essere felice: tutto è vuoto, perfino nell’idea di esserlo.
Tutto è detto in altro linguaggio a noi incomprensibile, semplici suoni di sillabe senza forma nell’intelletto.
La vita è vuota, l’anima è vuota, il mondo è vuoto. Tutti gli dei muoiono di una morte più grande della morte tutto è più vuoto del vuoto. Tutto è un caos di cosa nessuna
Se penso questo e guardo per vedere se la realtà mi disseta, vedo case inespressive, visi inespressivi, gesti inespressivi. Pietre, corpi, idee: tutto è morto.
Tutti i movimenti sono fermi, la stasi è tutti loro.
Nulla mi dice nulla. Nulla mi è conosciuto, non per la sua stranezza ma perché non so cosa sia.
Il mondo si è perduto.
E in fondo alla mia anima (unica realtà di questi momento) c’è una pena intensa e invisibile, una tristezza simile al rumore di qualcuno che piange nel buio di una stanza.


Desidero te

Desidero un mondo senza guerre, senza soldi
desidero un'isola dove sognare, dove amare
un'isola dove guardare
ciò che i miei occhi vogliono solo ascoltare...
te e il mare...

Cominciano ad accendersi...(Pedro Salinas)

Cominciano ad accendersi
le domande della notte.
Ve ne sono di distanti, quiete,
immense, come astri:
chiedono da lassù
sempre
la stessa cosa: come sei
Altre, fugaci e minute,
vorrebbero sapere cose
lievi di te e precise:
misura
delle tue scarpe, nome
dell’angolo del mondo
dove potresti aspettarmi.
Tu non le puoi vedere,
ma il tuo sonno
è circondato tutto
dalle mie domande.
E forse qualche volta
tu, sognando, dirai
di si, di no, risposte
miracolose e casuali
a domande che ignori,
che non vedi, che non sai.
Perché tu non sai nulla:
e al tuo risveglio,
loro si nascondono,
invisibili ormai, si spengono.
E tu continuerai a vivere
allegra, senza mai sapere
che per metà della tua vita
sei sempre circondata
da ansie, tormenti, ardori,
che incessanti ti chiedono
quello che tu non vedi
e a cui non puoi rispondere.


Leggero e' il vento (Maria Paola Sgro)

Ha una voce
il vento
ariosa
inafferabile.
Solo un ascolto
attento
ne coglie
suoni e segni.
Magica
la parola
li traduce
in messaggi.

Vieni (Patrizia Valduga)

Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...
comprimimi discioglimi tormentami...
infiammami programmami rinnovami.
Accelera... rallenta... disorientami.
Cuocimi bollimi addentami... covami.
Poi fondimi e confondimi... spaventami...
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami... ardimi bruciami arroventami.
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami...
dissociami divorami... comprovami.
Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra... riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.

Versi scritti sul muro (Gesualdo Bufalino)

Più lontano mi sei, più Ti risento
farmiti dentro il cuore
sangue, grido, tumore,
e crescermi nel petto.
Più sei lontano e più Ti porto addosso,
fra l'abito e la carne,
contrabbando cattivo,
volpe rubata che mi mangia il petto.

I miei occhi ai tuoi sono sempre distanti

Non so se riuscirò ad amarti come io ti amo
sarà difficile per i miei progetti riuscire a sognarti
ma lo farò.. non mi fermerà il tempo
ed io neppure lo temerò..
ma come posso riuscire a svegliarti
come posso continuare a guardarti
se ai mie occhi i tuoi sono sempre più distanti...

Pioggia (Hermann Hesse)

Pioggia fiacca, pioggia estiva
dai cespugli rumoreggia, rumoreggia dagli alberi.
Com'è bello e benedetto
sognare ancora a sazietà.
Fuori a lungo me ne stetti nella luce,
desueta mi è quest'onda:
dimorare nel proprio intimo
da nessuna terra estranea essere attratto.
Niente desidero. niente bramo,
accenno lievi canti infantili,
stupido a casa sono approdato
nella vaghezza calda dei sogni.
Cuore, come sei lacerato dalle ferite,
come sprofondi cieco e beato
di non pensare, di non sapere,
solo alitare, solo sentire.

Un amore forte e un addio perenne

I tuoi occhi che un tempo non erano mai stanchi dei miei
si abbassano dolcemente dolenti sotto le palpebre..
perché il nostro amore se ne muore..
perché mi sveglio e non sei qui
perché..

Non dolerti piccolo amore mio che non saremo mai stanchi
molti altri giorni ci attendono
odia e ama e vivi così le tue ore senza lamento, senza tormento..
dannati coloro che come noi diverranno soltanto idoli
davanti a noi c'è tutto
un amore forte e un addio perenne.

Io canto per riempire l'attesa... (Emily Dickinson)

Io canto per riempire l’attesa:
Annodarmi la cuffia,
Richiudere la porta di casa
E non altro ho da fare,
Finchè risuoni vicino il suo passo,
E insieme camminiamo verso il giorno,
L’uno all’altro narrando di come cantammo
Per scacciare la tenebra.

Che ne pensi se con le mie parole ti dico che ti amo

Che ne pensi se con le mie parole ti dico che ti amo
si ti amo..
perché sei cosi preziosa per me
che ne basterebbe poco del tuo amore per essere felice.
Che ne pensi se con le mie parole ti dico che ti amo
quando sai che non attraverserò più bui momenti d'ombra
non disprezzare le mie parole che son sincere
non uccidere verità vere che continuano a morire
è così difficile ascoltare ciò che con le parole non so dire.
Che ne pensi ..
se con i miei occhi ti dico ti amo..

Oltre l'orizzonte

Va fuggi, scappa lontana
vai fino dove non posso più rivederti neppure con il pensiero.
Vai lontana dove non posso dimenticarti
che portandoti in me per sempre
Fuggi fino oltre l’orizzonte dove domani non sorgerà più il sole
e portati tutto quello che ti rimane
ti prego fuggi,
lasciami in silenzio quel me stesso che poco ti resta
là dove lo hai trovato, forte sincero rinato,
non continuerò a vivere di elemosina e di vergogna
continuerò senza di te.

amore...

...l'amore in questo consiste...
due solitudini che si toccano
e si proteggono l'una con l'altra...

I tuoi occhi incrociano i miei

Gli occhi tuoi incrociano i miei
sfiori con un sorriso l'attenzione che ti diedi
non raccolsi che emozioni forti.
Note di colore, di sapore acceso
forse immensi, senza fine
forse unici
ritrovo sul tuo corpo quella bellezza
d'una stella sempre bella
ritrovo tra le mie mani
i tuoi capelli,
ritrovo ancora nelle tue parole
l'emozione di amarti che stringendomi dono
in un bacio sincero
e poi ancora, ancor di più
fino a non desiderne più
I miei occhi incrociano i tuoi
dispersi nel cielo blu.

dal film La finestra di fronte (di Ferzan Ozpetek)

Mio caro Simone,
dopo di te, il rosso non è più rosso.
L'azzurro del cielo non è più azzurro.
Gli alberi non sono più verdi.
Dopo di te,
devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi.
Dopo di te,
rimpiango persino il dolore che ci faceva timidi e clandestini.
Rimpiango le attese, le rinunce, i messaggi cifrati,
i nostri sguardi rubati in mezzo a un mondo di ciechi,
che non volevano vedere perchè,
se avessero visto,
saremmo stati la loro vergogna,
il loro odio, la loro crudeltà.
Rimpiango di non aver avuto ancora
il coraggio di chiederti perdono.
Per questo,
non posso più nemmeno guardare dentro la tua finestra.
Era lì che ti vedevo sempre,
quando ancora non sapevo il tuo nome.
E tu sognavi un mondo migliore,
in cui non si può proibire ad un albero di essere albero,
e all'azzurro... di diventare cielo.
Non so se questo è un mondo migliore...
ora che nessuno mi chiama più Davide...
ora che mi sento chiamare soltanto signor Veroli,
come posso dire che questo
è un mondo migliore?
Come posso dirlo senza di te?

Poche righe dettate dal mio cuore...(di Mary)

Ho bisogno di te
Resta con me stanotte
tra le mie braccia
nel calore del mio corpo
Veglierò su di te
sfiorandoti i capelli
seguendo con lo sguardo il profilo del tuo corpo
accarezzandoti dolcemente la schiena
Abbandona alla mia dolce richiesta
il sinuoso corpo sulle lenzuola
il viso sul mio petto
Ora dormi
ascolto il tuo respiro
il battito del tuo cuore
ma non riuscirai a sentire la mia voce
mentre sussurro
ti amo amore mio

L’amore è uno (Zinaida Nikolaevna Gippius)

Ribolle una volta sola e schiuma,
e si propaga la sua onda.
Di tradimento non sa vivere il cuore,
e tradimento non è: l’amore è uno.
Noi ci adiriamo, giochiamo, raccontiamo
il falso, ma silente è il nostro cuore.
Noi non sappiamo tradire e non tradiamo.
L’anima è unica – unico l’amore.
Monotonia e desolazione.
Dalla monotonia traendo forza
scorre la vita…e in vita duratura
L’amore è uno, uno e sempre uno.
Nell’immutabile solo è l’infinito,
sol nell’assiduo – la profondità.
Lunga è la vita, l’eternità vicina,
sempre più chiaro è che l’amore è uno.
L’amore ripaghiamo con il sangue,
ma l’anima fedele permane in fedeltà,
e amiamo noi d’un solo amore…
uno è l’amore, come la morte è una.

Il volo degli aquiloni

Quando il vento d'oriente ed il profumo del thè
distoglieranno i miei occhi dal tuo sguardo,
non rincorrerò più gli aquiloni rossi nel cielo blu,
ma rimarrò a dipingere i tuoi occhi sinceri
tra i miei ricordi più veri.

Benvenuto Maurizio

Volevo annunciarvi che da oggi
come co-autore nel mio blog
ci sara' una persona
che io ritengo "speciale"!!!!
L'ho conosciuto qui in blogger
e mi ha sempre stupito con i suoi versi...
e quindi sono felice di questa collaborazione!!!
Grazie Maurizio e..
Benvenuto!!!

La tessitrice (Giovanni Pascoli)

Mi son seduto su la panchetta
come una volta... quanti anni fa?
Ella, come una volta, s'è stretta
su la panchetta.
E non il suono d'una parola;
solo un sorriso tutto pietà.
La bianca mano lascia la spola.
Piango, e le dico: Come ho potuto,
dolce mio bene, partir da te?
Piange, e mi dice d'un cenno muto:
Come hai potuto?
Con un sospiro quindi la cassa
tira del muto pettine a sé.
Muta la spola passa e ripassa.
Piango, e le chiedo: Perché non suona
dunque l'arguto pettine più?
Ella mi fissa timida e buona:
Perché non suona?
E piange, e piange. Mio dolce amore,
non t'hanno detto? non lo sai tu?
Io non son viva che nel tuo cuore.
Morta! Si, morta! Se tesso, tesso
per te soltanto; come, non so;
in questa tela, sotto il cipresso,
accanto alfine ti dormirò.

Perduto amore (Maria Grazia Travaglini)

Oggi, ripensando a quei giorni
mi chiedo perchè ho incontrato te..
ed è stato un lampo, un soffio di vento
ed era già amore, folle.. puro.
Eri già nella mia vita
un'emozione che avevo già vissuto
un passato che ritorna a visitarmi l'anima.
E' stato un gioco?
Un casuale incontro, durato un attimo eterno
e vivo così pensando a te
alle mille parole che dicevano i tuoi occhi di me
alle volte che mi hai guardata e sorridevi
ai tuoi baci che ora sono per me
una malinconica, dolce tortura...
Perduto amore..
non avremo mai quel tempo
e gli attimi che passo a pensarti non compensano
le forti emozioni che adesso lasci
andando via dal mio cuore
dalle mie braccia
e corri da un altra..
Gelosia, che uccide la mia anima
schiava di lacrime e grida silenziose
abbracciando un cuscino che non consola
e che distratto mi concede attenzioni..
ma continuamo a cercarci come amanti appassionati
ma distanti dalle vite di entrambi
e torniamo ad essere cuori solitari
insensibili all'amore
che non ci sfiora ma tradisce questo cuore.
Sentimenti bugiardi che si legano alle onde del mare
e come schiuma si dissolve stanotte
sotto il bagliore pallido della luna
che di noi conosce ogni cosa
e di speranze mi nutro
riempiendo di te questa vita ormai vuota.

Veleggio come un'ombra (Alda Merini)

Veleggio come un'ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l'inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s'addormenta mai.

Delusione

Sono un po' stanca e un po' delusa...
demotivata anche...
devo staccare la spina per un po' da tutto...
ricaricare un po' le batterie...succede...

E Dio mi fece donna (Gioconda Belli)

E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente
a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.

E se fosse adesso (Marinetta)

E se fosse proprio adesso,
la stagione dell’amore.
E se fosse adesso,
che ricomincio a credere,
a crederci
con la forza di una donna matura,
e se fosse adesso,
che la musica
mi entra dentro come non mai
ed ha la voce tua.
Se fosse adesso,
che la vita,
volta una pagina,
per riscriverne una nuova e bellissima…
E se fosse,
quella nuova poesia,
quella dolce,
come il sapore di un bacio
sotto un cielo d’estate,
se fosse l’abbraccio
che aspettavo da sempre…
Se fosse adesso.
Adesso,
che il tuo sguardo
accompagna ogni mio gesto,
adesso…
Ed io non posso aspettare.
Se fosse proprio adesso,
io te la regalo
questa mia vita,
riscrivila tu.

Anello (Eugenio Montejo)

Un solo amore può salvare tutto,
ciò che se n’è andato, ciò che è partito
e piú non torna,
i naufragi che emergono dall’oblio
e ci perseguitano in fondo a qualche sogno,
le perdite che in ogni ombra ci insidiano
con dadi neri, schivi alla sorte,
la fiamma che fece notte nelle nostre mani,
l’angoscia, la sofferenza, i singhiozzi,
gli oscuri Titanic del sangue,
quel che nacque per non essere e per un attimo
è stato
e il grido azzurro che era il travestimento
della chimera...
Tutto il furore, la polvere e la sconfitta
con un amore, un solo amore, presto si salvano:
un solo amore può salvare tutto.


Se solo tu sapessi...(dal web)

Ti invio tutta la mia anima per riempire i tuoi sogni di questa notte.
(Victor Hugo)


Prima di venire portami tre rose rosse (Alda Merini)

Prima di venire
Portami tre rose rosse
Prima di venire
Portami un grosso ditale
Perché devo ricucirmi il cuore
E portami una lunga pazienza
Grande come un telo d’amore
Prima di venire
Dai un calcio al muro di fronte
Perché li dentro c’è la spia
Che ha guardato in faccia il mio amore
Prima di venire
Socchiudi piano la porta
E se io sto piangendo
Chiama i violini migliori
Prima di venire
Dimmi che sei già andato via
Perché io mi spaventerei
E prima di andare via
Smetti di salutarmi
Perché a lungo io non vivrei

 
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